MENO 1…un commento al Vangelo della VI domenica di Pasqua

 MENO 1

 

Conto alla rovescia: – 7; – 1 …. Cioè:– 7 giorni, – 1 domenica… a poter ritornare in Chiesa.

 

Il MENO ( – ) va alla maggiore, purtroppo, di questi tempi!!!

Meno lavoro, meno soldi, meno serenità, meno sicurezza, meno tempo per stare con gli altri, meno abbracci, meno salute…

(anche se negli ultimi giorni, speriamo non sia solo un miraggio da fine lockdown, possiamo debolmente parlare di meno contagi e meno decessi a causa del Covid 19)

 

IL VANGELO, sempre, soprattutto quello di questa domenica (cfr. Gv 14,15-21)

PUNTA SUL POSITIVO ( + ):

“Il Padre vi darà un altro consolatore” cioè UNO IN PIU’: perché il primo e vero Consolatore, Salvatore, amico…è Gesù.

 

Mi soffermo su due parole importanti:

 

  1. lo SPIRITO SANTO, diciamola così: è un’aggiunta di Dio.

Non perché è più importante, non sul piano della qualità;

ma sul piano dell’efficacia, della forza, della continuità (è lo spirito di Gesù, che quando muore in croce, dice il testo letteralmente: emise lo spirito), e cioè della verità.

Che parole grosse, poi di questi tempi: verità, autenticità, felicità, libertà, responsabilità, fedeltà…

CI VUOLE CORAGGIO: bisogna “prendere-fiato”, come si dice.

Lo Spirito Santo è il fiato-di-Dio, è l’ossigeno di Dio: se lo respiriamo, cioè se …lo preghiamo e lo invochiamo, ci permette di camminare nella vita, di essere autenticamente vivi.

Un pensiero ai ragazzi che si preparano alla Cresima (oltre al fatto che lo Spirito Santo agisce sempre, per mezzo di tutti i sacramenti, dal Battesimo all’Eucarestia, in particolar modo da noi conosciuti e praticati): sta benedetta Cresima non aggiunge nulla alla crescita fisiologica, umana, intellettuale dei nostri ragazzi. Ma è quel-di-più che viene a formare la persona, con la dimensione (come si dice) spirituale, e cioè valoriale e – per chi crede – per nulla autoreferenziale.

 

  1. i COMANDAMENTI sono la Legge di Dio: la parola comando significa indicazione e proposta, e non imposizione!

In questo senso non sono un meno ( – ) come spesso vengono presentati, quali riduzione della nostra libertà, ma sono un più ( + ), un valore aggiunto.

Letteralmente CO-MANDO significa ti mando con, ti do fiducia.

In questi giorni ci siamo sentiti “comandati”, e cioè costretti a vivere il lockdown, a indossare le mascherine, mantenere le distanze di sicurezza, tenere chiuse le attività lavorative, commerciali e scolastiche…. comprese le nostre chiese.

OK: MA NON CI POSSONO COMANDARE (imporre) DI AMARE O NON AMARE, di accogliere il diverso, di impegnarci al servizio del prossimo!

 

Chi si impegna nel suo quotidiano, dando il meglio di sé e delle sue possibilità ed energie perché il prossimo sia felice, accolto, servito, ascoltato… queste persone hanno un di + di vita; perché amando, donando, condividendo…. rispondono all’invito di Gesù (se volete al mandato: che è la stessa parola contenuta in co-mandamento): ANDATE, ecco vi mando (vi co-mando, vi mando insieme).

Ossia (dice Gesù) non ti impongo nulla, ma ti esprimo la mia fiducia e ti chiedo di condividerla, di andare a portarla al prossimo, al mondo.

Sant’Agostino diceva: “Ama, e fa’ quello che vuoi”, non nel senso di anarchia, ma di testimonianza: ossia se ami e accogli Cristo nella tua vita, non puoi che andare che nella direzione dell’amore.

 

È il caso di dire: A PRESTO AMICI! e…

ricominceremo dal +

don Domenico B